La build 18305 di Windows 10 19H1 è disponibile per gli Insider nel Fast Ring, ed è l'ultima del 2018. Ha diverse novità, tra cui la Windows Sandbox, che permette di eseguire software non sicuro in un ambiente protetto senza rischio di fare danni al sistema (per maggiori informazioni, vi rimandiamo al nostro articolo dedicato). C'è poi qualche ritocco al layout di Start, che ora è più semplice e pulito, ma solo per nuovi dispositivi, nuovi account e installazioni pulite.
In Windows Security è stata riprogettata la pagina della cronologia protezione, basandosi sul feedback degli Insider. Mostra informazioni più dettagliate e al tempo stesso più comprensibili sulle minacce rilevate ed eliminate in precedenza. Vengono mostrati anche tutte le Cartelle Protette impostate, le eventuali regole manuali impostate con Attack Surface Reduction, e i risultati delle scansioni offline di Windows Defender.
C'è un nuovo tool di sicurezza che protegge l'utente da eventuali tentativi di manomissione di Windows, impedendo modifiche a parti fondamentali del sistema che non siano effettuate da Windows Security.
Il pannello degli emoji (WIN+.) include ora due nuove schede: una dedicata ai simboli(finalmente un sistema comodo per inserire le lettere accentate maiuscole per chi non si ricorda i codici) e una ai Kaomoji, che sono gli emoji fatti con i caratteri testuali (¯\_(ツ)_/¯ è una delle più famose, per esempio). Per ora la ricerca funziona solo con gli emoji. La funzione era già disponibile a qualche Insider dalle precedenti build, ora è per tutti.
l'interfaccia della clipboard universale è stata rivisitata ed è ora più compatta.
Ora è possibile creare un nuovo account Microsoft senza bisogno di inserire una password: durante la creazione dell'account si può optare per la verifica tramite codice SMS inviato al proprio telefono. Una volta completata la configurazione dell'account, l'utente ha poi a disposizione i soliti vari sistemi di sblocco, come Windows Hello o un PIN. Per il momento è disponibile solo nelle edizioni Home di WIndows 10.
Microsoft ha anche semplificato la procedura per resettare il PIN. La grafica è analoga a quella della procedura di autenticazione sul Web. Anche questa funzione si trova solo in Win10 Home, per ora.
La funzione di troubleshooting consigliato è ora completamente funzionante, anche se era iniziata ad apparire già in precedenti build. È una serie di suggerimenti automatici per risolvere eventuali crash, incompatibilità tra impostazioni e applicazioni e molto altro. Se Windows si accorge che c'è qualcosa da fare per rendere il sistema più stabile o meglio funzionante, invierà una notifica. La funzione si può gestire in Impostazioni > Privacy > Diagnostica eFeedback.
Nel Task Manager è possibile impostare una scheda predefinita, cosicché la prossima volta che lo si apre ripartirà da quella, invece che dall'elenco processi/applicazioni. Basta scegliere il menu Opzioni e la voce Imposta scheda predefinita.
La pagina iniziale di Impostazioni ha una nuova grafica. La parte in alto ha un'intestazione con dettagli sull'account in uso, ed è molto simile (volutamente) alla pagina di gestione del Microsoft Account sul Web. Offre anche informazioni rapide sullo stato degli aggiornamenti, sulla sincronizzazione con OneDrive e molto altro.
In Esplora File sono state ufficialmente introdotte le date in formato colloquiale, per esempio "ieri", "l'anno scorso" e così via. Ne avevamo già parlato QUI, e a livello funzionale non ci sono cambiamenti - tranne uno: ora la disattivazione è più semplice. Basta cliccare col tasto destro nella colonna "Data ultima modifica". In questa build la novità è semplicemente ufficiale.
Tornano le ombreggiature nei menu contestuali e nei pop-up.
Per le edizioni Enterprise di Windows 10 e le macchine parte di un dominio, è ora possibile attivare una procedura di aggiornamento "più automatizzata" che, una volta completata l'installazione, riavvia e riconnette automaticamente il computer.
L'IME per la lingua giapponese è di nuovo disponibile, con alcune modifiche chiave.
Cortana è ora in grado di interagire anche con Microsoft To-Do, per gestire promemoria, liste e cose da fare. Naturalmente, per il momento è compatibile con la sola lingua inglese, e con le regioni USA, UK, Australia e India.
C'è poi la nuova app Microsoft Office, un hub di partenza con collegamenti alle applicazioni principali, agli ultimi file modificati e molto altro. Ne parleremo in un articolo dedicato a breve.
Come sempre abbiamo anche una nutrita lista di bug fix e miglioramenti vari, e diversi problemi noti. La maggior parte era già presente nelle precedenti build, e non c'è niente di troppo grave. Attenzione a chi la modalità S attiva: ci sono buone probabilità che la build sarà trovata e scaricata, ma l'aggiornamento fallirà.