Anche per la nuova GPU GeForce GTX 1660Ti ASUS propone la ricetta ROG Strix, fatta di un PCB custom, overclock di serie e un efficiente sistema di raffreddamento a tripla ventola che spicca per silenziosità. Una ricetta vincente, per quanto non di certo si possa dire economica
Sono trascorse alcune settimane dal debutto delle schede video NVIDIA GeForce GTX 1660Ti, prima proposta della nuova famiglia GeForce 1600 che NVIDIA ha reso disponibile sul mercato. Si tratta di proposte di fascia media, basate su architettura Turing ma anche a differenza dei modelli GeForce RTX 2000 non hanno abilitati al proprio interno gli RT core e i tensor core. Questo non le rende compatibili con il Ray Tracing, ma permette ad NVIDIA e partner un posizionamento di prezzo maggiormente competitivo rispetto alle proposte GeForce RTX.
Dove si posizionano le schede GeForce GTX 1660Ti nell'attuale panorama delle schede video presenti in commercio? Ad un listino suggerito ai partner che parte da 300€ IVA inclusa, le nuove schede si trovano un gradino sotto le soluzioni GeForce GTX 1070 basate su architettura Pascal e ovviamente sotto quelle GeForce RTX 2060 che rappresentano la proposta d'ingresso della famiglia GeForce RTX. Sono però schede più veloci di quelle GeForce GTX 1060, che del resto vengono al momento attuale proposte a listini più contenuti.
Oltre alla scheda GeForce GTX 1660Ti è da poco disponibile anche il modello GeForce GTX 1660: questa scheda è basata sulla stessa GPU TU116 della proposta Ti, con un più ridotto numero di CUDA cores (da 1.536 a 1.408) e soprattutto l'utilizzo di memoria GDDR5 contro la nuova e più veloce GDDR6.
In questo articolo analizzeremo caratteristiche e comportamento della scheda ASUS ROG Strix GeForce GTX 1660Ti OC 6G, quella che è la proposta top di gamma tra le varie soluzioni con GPU GeForce GTX 1660Ti proposte da ASUS. La scheda riprende il design classico delle soluzioni ROG Strix, incentrato su un sistema di raffreddamento a tripla ventola che ricopre tutta la scheda in lunghezza e porta ad un ingombro complessivo in larghezza di 2,5 slot sulla scheda madre.
Non solo questa scheda ASUS ha uno sviluppo orizzontale molto importante, arrivando a 30,1cm di ingombro, ma è larga tanto da occupare più dei canonici due slot sulla scheda madre e anche in altezza si spinge oltre rispetto alla staffa di fissaggio nel case. E' questo il classico design delle schede video ASUS della famiglia ROG Strix, utilizzato dall'azienda taiwanese per un po' tutte le famiglie di GPU AMD e NVIDIA che propone nella propria gamma di prodotti. Con la più recente versione di design ASUS ha implementato alcune differenze nelle ventole, mantenendo la struttura meccanica che rinforza la scheda nel complesso posizionata tra PCB e dissipatore di calore.
Nella parte posteriore trova spazio una placca in metallo che svolge diverse funzioni: aiuta nella dissipazione termica della GPU, protegge il PCB da eventuali compatti e caratterizza maggiormente il design della scheda anche in questo lato. La scheda è dotata di un doppio bios, selezionabile attraverso uno switch: la modalità Performance permette di forzare le ventole a ruotare sempre così da ottenere le temperature più contenute; quella silenziosa, invece, abilita un profilo di funzionamento della ventola meno spinto così da privilegiare la silenziosità di funzionamento a temperature medie. Non manca infine un pulsante per abilitare e disabilitare i LED RGB integrati nella parte frontale.
ASUS implementa in queste schede due connettori per schermi HDMI, affiancati da due connettori Display Port: il reference design NVIDIA ne prevede rispettivamente 1 e 3. Nella parte posteriore della scheda troviamo un connettore di alimentazione a 8 pin, affiancato da due connettori a 4 pin per ventole: questo permette di dedicare due ventole presenti nel case al raffreddamento specifico della scheda video, facendo in modo che il loro funzionamento sia governato dal pannello di hardware monitoring della scheda e non da quello della motherboard.
ASUS ha implementato due differenti modalità di funzionamento della GPU per la scheda ROG Strix GeForce GTX 1660Ti. Il primo, Gaming Mode, vede un clock base della GPU pari a 1.500 MHz e un valore di boost clock che raggiunge i 1.860 MHz. In modalità OC, invece, i valori aumentano di 30 MHz sia per base clock come per boost clock; con entrambi la frequenza di clock effettiva della memoria video rimane pari a 12.000 MHz. In modalità OC si ottiene un lieve incremento delle prestazioni velocistiche ma di fatto i risultati sono equivalenti, con differenze così contenute da essere trascurabili. Ricordiamo come i valori di specifica NVIDIA prevedano una frequenza di base clock pari a 1.500 MHz e un valore di boost clock di 1.770 MHz.
Il consumo della scheda ASUS ROG Strix GeForce GTX 1660Ti è complessivamente contenuto a pieno carico, registrando un valore di picco che è leggermente inferiore a quello della proposta Gigabyte basata su GPU GeForce GTX 1660Ti. L'utilizzo di tecnologia produttiva a 12 nanometri permette a questa scheda di ottenere un consumo di picco che è inferiore a quello della scheda GeForce GTX 1070 oltre che alle proposte Radeon RX 500.
Il sistema di raffreddamento a tripla ventola della scheda ASUS ROG Strix GeForce GTX 1660Ti ha un funzionamento estremamente silenzioso: non solo rimane completamente fermo sino a quando la GPU non raggiunge una temperatura di 55 gradi centigradi, ma anche quando si mette in funzione lo fa con un impatto molto contenuto in termini di rumore complessivo. Il vantaggio di avere a disposizione una scheda così imponente è proprio quello di potersi garantire un funzionamento senza problemi in termini di temperature e rumorosità.
L'ottimo funzionamento del sistema di raffreddamento della scheda ASUS è ben evidenziato dal grafico della temperatura: i valori sono sempre contenuti, di alcuni gradi inferiori a quelli della scheda Gigabyte GeForce GTX 1660 Ti dotata anch'essa di un sistema di raffreddamento a tripla ventola. Tutto questo, come visto poco sopra, si abbina ad un funzionamento che è decisamente molto silenzioso.
Le frequenze di clock effettive delle due schede GeForce GTX 1660Ti tendono a restare di fatto uguali, con un andamento medio che differisce di 3 MHz e che quindi non è tale da influenzare le prestazioni complessive in misura evidente.
La scheda ASUS ROG Strix GeForce GTX 1660Ti OC 6G ha fatto registrare prestazioni velocistiche di fatto coincidenti rispetto a quelle della proposta Gigabyte basata sulla stessa GPU, che abbiamo avuto modo di analizzare nelle scorse settimane. La cosa non sorprende, in quanto le schede con GPU NVIDIA tendono a operare a una frequenza di clock effettiva che è sempre superiore a quella di boost clock indicata dal produttore non appena le caratteristiche di funzionamento lo permettono. Entrambe si spingono sempre oltre i 1.900 MHz di clock durante l'esecuzione di applicazioni 3D, assicurando in questo modo di sfruttare al massimo le potenzialità della GPU GeForce GTX 1660Ti.
Una scheda di questo tipo è quindi in grado di avvicinarsi, come frames al secondo medi, alle soluzioni GeForce GTX 1070 retsando distanziata in media di circa il 6%. ASUS ROG Strix GeForce GTX 1660Ti fa meglio della scheda Radeon RX 590 e ovviamente anche della proposta GeForce GTX 1060 basata su architettura Pascal, mentre il modello GeForce RTX 2060 è più prestante in media del 16%. Le prestazioni complessive sono ottime alla risoluzione di 1.920x1.080 pixel con impostazioni qualitative al massimo, mentre salendo a 2.560x1.440 pixel si può mantenere buona giocabilità complessiva selezionando con attenzione le impostazioni qualitative di ogni gioco.
La costruzione particolarmente curata di questo prodotto, comune alle altre schede ASUS della famiglia ROG Strix, ha quale ricaduta un prezzo praticato che è decisamente poco concorrenziale: 399€ IVA inclusa, valore che si scontra con ad esempio i 375€ IVA inclusa richiesti da NVIDIA per la propria scheda GeForce RTX 2060 Founders Edition. Da sempre le schede ROG Strix portano in dote un listino superiore a quello delle altre proposte con la stessa GPU, anche di ASUS, per via delle particolari soluzioni costruttive adottate. In questo caso però il posizionamento di prezzo finale diventa difficile da giustificare, in quanto troppo in sovrapposizione con schede meno sofisticate come design ma dotate di GPU più potenti.