Tuttavia, se hai un dispositivo Android, portare sul nuovo modello foto, contatti, email e chat è più semplice di quello che pensi. In questo articolo, ti aiutiamo a muoverti, passo dopo passo, tra le varie operazioni che vanno predisposte sul cellulare vecchio perché il recupero dei dati, su quello nuovo, sia facile e indolore.
Come su un iPhone, Android possiamo avere molte schermate dove aggiungere le icone delle applicazioni. Su Android però troviamo anche il tasto Drawer in genere posto in basso, che server per aprire la lista di tutte le app. Si possono aggiungere app alla schermata principale aprendo la lista applicazioni, toccando e trascinando col dito dove si vuole.
Si può fare lo stesso anche toccando qualsiasi spazio vuoto sullo schermo principale tenendo premuto per un attimo fino a che non compare il menu che chiede quale applicazione aggiungere.
Su Android, è possibile creare cartelle come si fa su iOS, toccando, tenendo premuto e trascinando un'applicazione su un'altra.
Organizzare la schermata iniziale Android ha diversi vantaggi, intanto perché non è necessario visualizzare tutte le applicazioni installate ma solo quelle preferite.
Sui moderni smartphone con Android o con alcuni nuovi launcher possiamo anche rinunciare al tasto Drawer per aprire la lista delle app scorrendo dal bordo inferiore o effettuando due o più tocchi sullo schermo, così da unire la facilità d'uso di Android con l'esperienza utente di Apple.
A parte il passaggio da iPhone a iPhone e i servizi online, il cui trasferimento è sempre molto semplice, bisogna specificare che i passaggi tra cellulari diversi non sono mai indolori, e comunque qualcosa si perde sempre. Vale quindi il consiglio di concentrarsi solo sulle cose veramente importanti, lasciando perdere il resto, e riuscire a trasferire almeno quelle, anche manualmente, tramite servizi cloud (Google Drive e OneDrive sono presenti su tutti i sistemi operativi) per essere sicuri di averli anche sul nuovo dispositivo.
Per il resto, ci si può affidare alle guide specifiche, considerando però che qualcosa, nel passaggio, verrà sempre e comunque inevitabilmente perso.