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Smartphone 5G: prezzi, consumi, vantaggi e design. Noi chiediamo, Qualcomm risponde

Abbiamo chiesto a Qualcomm buone nuove sugli smartphone 5G: quando arriveranno, quanto costeranno e in cosa saranno diversi dagli smartphone attuali.

Siamo al Broadband World Forum di Berlino e abbiamo colto la palla al balzo per sederci a tavolino con Rahul Patel, Senior Vice President & General Manager della divisione Connectivity & Networking Business Unit di Qualcomm. Vista l’imminenza del 5G, che vede l’Italia in prima linea su questo fronte, non potevamo esimerci dal raccogliere il punto di vista di Qualcomm, protagonista indiscusso della connettività mobile, sulla rete di quinta generazione.

Quali sono i vantaggi della rete 5G?

Patel: Lato utente, velocità di download e upload di gran lunga superiori, latenza ridotta e maggiore efficienza energetica; dal punto di vista delle infrastrutture e dei provider, invece, un numero molto maggiore di utenze connesse, quindi un sistema con una maggior capacità ma a un costo ridotto.

Di che velocità stiamo parlando?

Patel: Beh, dipende. Con le onde a bassa frequenza, sostanzialmente si hanno benefici relativamente marginali (comunque dell’ordine delle decine di unità percentuali, ndr) rispetto al 4G, ma con quelle da 15 GHz e più si possono superare tranquillamente i 10 Gbps. Diciamo, però, riconducendosi a un utilizzo tipico da smartphone, stiamo parlando di velocità che fanno concorrenza alla fibra, che consentono di vedere video 4K in streaming senza alcun intoppo.

Ci sono benefici anche in termini di copertura di segnale?

Patel: Certo, e giocando sulle frequenze si possono soddisfare molteplici esigenze. Nelle zone più densamente popolate si possono sfruttare le onde a frequenza più alta (ma con una distribuzione di “access point” più capillare sul territorio, ndr) per garantire le massime prestazioni, mentre nelle zone rurali quelle con frequenze sotto al gigahertz, in modo da offrire la migliore copertura possibile.

Ovviamente gli smartphone oggi sul mercato non potranno connettersi alla rete 5G…

Patel: No, necessitano di componenti molto diversi e di gran lunga più elaborati di quelli che troviamo oggi negli smartphone.

Questa diversità costringerà i costruttori di hardware a design significativamente diversi da quelli a cui siamo abituati oggi?

Patel: Sotto il profilo ingegneristico sì, ma se parliamo semplicemente di estetica, direi di no. Dopo innumerevoli test e prototipi, siamo riusciti a trovare una quadra ed a restringere il tutto in un pacchetto che non inciderebbe in maniera significativa sui rapporti di forma e sull’estetica in generale dei dispositivi odierni.

Ma quanto costerebbe oggi la componentistica Qualcomm da inserire all’interno di uno smartphone perché supporti il 5G? Anzi, quanto costeranno i primi smartphone 5G?

Patel: Alla prima domanda non posso rispondere. Quello che posso dire è che i primi smartphone 5G costeranno dai 500 ai 1.000 e più euro.

Quindi si tratterà di una funzionalità limitata agli smartphone di fascia alta e medio-alta?

Patel: Sì, dapprima sì, un po’ come è successo con il passaggio al 4G. Tuttavia, ci aspettiamo che i prezzi diminuiscano in maniera sensibile nel giro di qualche mese.

Volendo cercare un’altra analogia con il 4G, la transizione al 5G vedrà le stesse controindicazioni nelle fasi iniziali, con consumi della batteria “anomali” e surriscaldamenti?

Patel: No, affatto. Con i nostri modem non ci saranno scostamenti apprezzabili in termini di efficienza energetica per la connettività rispetto agli smartphone attuali. Poi, certo, con il tempo si può sempre migliorare.

Ma quando arriveranno sul mercato i primi smartphone 5G?

Patel: Già il prossimo anno. E il calo di prezzo a cui facevo riferimento pocanzi si registrerà già nella seconda metà del 2019 o, al massimo, nella prima metà del 2020. Il tutto, poi, è da relazionare alla disponibilità della rete sul territorio, ma in Italia siete avanti.