SAN FRANCISCO – Smartphone e tablet. Due prodotti in uno: per passare dall’uno all’altro, basta “aprire” lo smartphone come un quaderno e immergersi uno schermo grande quasi il doppio. Samsung ha approfittato della Developer conference, la conferenza degli sviluppatori in corso qui a San Francisco, per mostrare al pubblico un primo modello del suo smartphone pieghevole, il cosiddetto foldable. Il device è apparso per pochi minuti sul palco, giusto il tempo di incassare il boato di una platea composta quasi solo da addetti ai lavoro. Il pretesto è stata l’introduzione del nuovo design delle interfacce e le caratteristiche tecniche dello schermo (Infinity Flex Display), capace di aprirsi e ampliare i pollici a disposizione. Per gli utenti significa che sarà possibile utilizzare più app nello stesso istante, arrivando a svolgere tre attività in simultanea. Per gli sviluppatori la piattaforma equivale a un terreno inedito di sviluppo, utile anche per fare da test sulla collaborazione fra Samsung e Google su Android. Niente da fare, invece, sui dettagli commerciali: siamo pur sempre a una conferenza di sviluppatori, e le specifiche del prodotto sono rinviate a un evento di taglio più consumer.
Gli altri annunci: Bixby e la piattaforma di sviluppo per Iot
Il debutto semi-ufficiale dello smartphone, chiacchierato da anni, è stato l'annuncio più roboante in una conferenza dedicata alle nuove rotte strategiche di Samsung. L’azienda coreana sta cambiando pelle in direzione di un business più orientato ai servizi, approfittando dell’enorme diffusione dei suoi hardware (ci sono 500 milioni di prodotti sparsi nel mondo) per sviluppare tecnologie di intelligenza artificiale e Iot, l'industria dell'internet of things. Gli annunci principali hanno riguardato l'assistente virtuale Bixby e l’ecosistema di dispositivi Iot che ruotano intorno alla app SmartThings.
Per quanto riguarda Bixby, il software si evolve da «semplice assistente vocale» sul telefono a una piattaforma aperta, utilizzabile anche su dispositivi diversi dallo smartphone. L’azienda ha lanciato Bixby Developer Studio, una “cassetta degli attrezzi” che permette agli sviluppatori di creare nuovi servizi basati sull'interfaccia (Bixby capsules) e renderli disponibili agli utenti attraverso un negozio apposito, Bixby Marketplace. L'espansione dell'interfaccia sarà anche linguistica, con l'apertura a cinque nuovi linguaggi (inglese britannico, francese, tedesco, italiano e spagnolo). «Questa è la democratizzazione dell'intelligenza artificiale» dice Dag Kittlaus, vicepresidente dell'R&D per la divisione Mobile di Samsung e già fondatore di Siri (l'azienda che produce l'assistente vocale omonimo, poi acquisita da Apple).
Sul fronte dell’Iot, l'internet che “entra” negli oggetti, arriva un pacchetto simile: SmartThings Developer Workspace, una piattaforma che permette agli sviluppatori di creare soluzioni Iot con un armamenario più ampio di strumenti (SmartThings Cloud Connector, SmartThings Device Kit e SmartThings Hub Connector). «È una piattaforma che permette di sviluppare servizi di Iot per i consumatori, in un ambiente unico» spiega Jaeyeon Jung, vicepresidente del Service security technologies group di Samsung. Il lancio si accompagna all'aggiornamento del Works with SmartThings (Wwst), un programma che dà accesso alle consulenze di esperti di SmartThings e alle risorse della piattaforma.